I 5 NIYAMA
Come imparato nell’ articolo precedente, nel secondo capitolo degli Yoga Sutra di Patanjali ci vengono illustrate e spiegate le fondamenta dello yoga, ovvero yama e niyama. In questo articolo scopriremo i 5 si dello yoga ovvero i niyama. I 5 niyama sono delle osservanze personali che servono a regolare la propria disciplina sia a livello fisico che spirituale. I 5 niyama sono regole morali e fanno parte del grande voto “maha vratam” che va a prescindere dalla classe sociale, tempo e luogo. La parola Niyama vuol dire “rispetto” e si riferisce ai comportamenti che uno yogi dovrebbe seguire lungo il proprio cammino.
Quali Sono I 5 Niyama
Saucha
Purezza interiore ed esteriore. La purezza deve riguardare sia corpo che mente. Il corpo è il nostro tempio e deve essere mantenuto nelle migliori condizioni tramite la pratica delle asana, le azioni di purificazione e la dieta. La mente va purificata tramite i pensieri. Avere pensieri puri è fondamentale e di conseguenza ci porterà ad avere parole ed azioni pure.
Santosha
Accontentarsi. Questa parola può sembrare avere un'accezione negativa ma in questo caso non lo ha affatto. Santosha è la gratitudine, il saper apprezzare ed essere felici per ciò che si ha nel momento presente. Possiamo considerare questo niyama come il famoso detto “saper vedere il bicchiere mezzo pieno”. Quando impariamo ad apprezzare il momento presente e ciò che abbiamo, ci liberiamo dall’ angoscia, dalla tristezza e dall’ insoddisfazione tipiche di chi non riesce a vivere con gratitudine “qui ed ora”.
Tapas
Tapas è l’austerità. Questo niyama rappresenta il fuoco interiore che ci permette di eliminare gli ostacoli sul nostro cammino per arrivare a raggiungere i nostri obiettivi. Tapas è l’ ardore, il rigore, l’ uso disciplinato della nostra energia. Rappresenta anche l’ entusiasmo con cui ogni giorno ci poniamo nei confronti della vita, che ci fa andare avanti quando abbiamo uno scopo nonostante gli ostacoli che possiamo incontrare.
Svadhyaya
Il quarto dei 5 niyama è svadhyaya ovvero lo studio e conoscenza di sé. Analizzare e osservare i nostri comportamenti, le tendenze ed i pensieri, in maniera onesta. Essere sinceri con noi stessi è un passo fondamentale che ci permette di essere autocritici ma in maniera costruttiva. Saper riconoscere quando ci stiamo "raccontando una bugia” e stiamo creando scenari fantasiosi che diventano la “realtà” in cui viviamo. Osservare e continuare ad esplorare il nostro mondo interiore, ci permette di conoscerci a pieno e di evolverci spiritualmente, mentalemtne e fisicamente.
Isvara Pranidhana
Isvara pranidhana vuol dire abbandono al divino. Abbandonarci al divino, vuol dire imparare ad avere fiducia. Avere fiducia nel fluire della vita, nel fatto che siamo in unione con il tutto. Imparare ad avere fiducia che siamo abbastanza, che siamo amati e che possiamo sempre farcela. Avere fiducia in noi stessi, nel mondo che ci circonda, nell’universo intero.
Yama e Niyama sono estremamente legati tra loro e sono le fondamenta dello Yoga. Lo Yogi sa che queste virtù sono la base di partenza del proprio percorso. Senza yama e niyama non esiste lo yoga proprio come senza radici non potrebbe esistere un albero.